Qualcosa è spaventoso nel regno di Danimarca
Dormono. Russano. Bofonchiano nel sonno. I lettini dove riposano, spesso, non sono grandi abbastanza da contenerne i corpi. I piedi sbucano da sotto lenzuola a righe colorate. Si girano, come se fossero su un barbecue. Rilasciano sospiri diabolici. E’ tutto buio, intorno a loro. Sono uomini, animali, esseri dell’altro mondo. Hanno la bocca spalancata. Biascicano parole sconclusionate. Ce n’è uno, in particolare, che mi terrorizza: stringe una lente d’ingrandimento, mentre sogna. Mi chiedo cosa ci faccia uno così, con uno strumento del genere? E’ un investigatore dell’incubo? Alcuni ogni tanto aprono gli occhi, per un istante. Tu pensi: “Ora escono dallo schermo, e mi uccidono”. Poi, no. Non succede nulla. In sottofondo, tic tac tic tac. Una sveglia. Quanti minuti mancano al prossimo orrore. Un altro grugnito. Vanno avanti così ogni notte. Per almeno 5-6 ore. Ogni notte. Non fanno eccezione. D’estate, non dormono in questa stanza. Dormono in un giardino non ben definito. Oppure su un’amaca. Oppure in una macchina abbandonata chi sa dove. Da dove vengono? Che cosa vogliono? Chi sono?
Pausa.
La Danimarca, di solito, cosa vi fa venire in mondo? Risponderete: la Sirenetta. Il Pranzo di Babette. Gente alta, bionda, per bene. Copenhagen. Kierkegaard. Penserete ad una società progressista, giusta e trasparente.
Certo.
I danesi sono meravigliosi. Colti. Con idee liberali. Vanno in bici ovunque e a qualsiasi temperatura e solo per questo dovrebbero ricevere il rispetto dell’intera comunità europea. I danesi, dati i vasti giri in bicicletta, sono anche belli ed atletici, che non guasta mai. Sono grandi pensatori. Hanno scritto favole eterne. Si circondano di architetture a dir poco strabilianti. Sulle strade, danno la precedenza alle biciclette. Dai. Sono gente ganza.
Ma.
Ma. Hanno inventato un incubo. Ogni notte, non c’è Natale che tenga, trasformano uno dei canali dedicati ai bambini in un mistero insondabile. Da una certa ora in poi i programmi dedicati ai più piccoli cessano e tutti i personaggi che popolano l’emittente televisiva durante le ore diurne vanno a letto. Sì. Vengono filmati mentre dormono. La ripresa va avanti per almeno 5,6,7 ore: mentre il tempo passa, in primo piano compaiono scritte che dicono quanto manca alla ripresa delle trasmissioni.
No.
Non invento nulla, su questo blog. Ogni volta che torno in Danimarca, immancabilmente, accendo la tv e controllo se questa trovata è ancora lì. Lo so che mi fa paura, eppure ogni volta torno a guardare questi “cosi” che dormono. E russano. Mi terrorizza. Eppure non riesco a farne a meno. E immancabilmente finisco per fare tre cose:
a) il giorno dopo, chiedo ai miei colleghi ed amici danesi perché. Perché hanno inventato questa cosa.
b) filmo qualche minuto di questa trovata. Non so perché lo faccio. Eppure tant’è. Lo faccio. E invio il video ad amici non-danesi. Sono allibiti. Alcuni ridono, probabilmente per non gridare di terrore. Altri pensano che io sia scema e abbia creato io, il video di pupazzi che dormono e bofonchiano nel sonno. Ecco cosa ricevono i miei amici non-danesi: Goodnight now – we’ll sleep !
c) Mi spavento e non dormo: apro la finestra. Guardo fuori, cerco una pace che non arriva.
Vi chiederete cosa rispondono i miei colleghi ed amici danesi. Innanzitutto, secondo me, penso che pensino che io sia completamente scema. “Se ti fa paura, perché continui a cercarlo, quel canale?”. Non hanno tutti i torti. Magari sono scema davvero. Altri, molto più diplomatici, mi spiegano che la trovata del canale può essere utilizzata dai genitori per convincere i bimbetti più piccoli ad andare a letto. “Guarda, anche i tuoi personaggi preferiti ora dormono. E’ ora che anche tu riposi”. Poveri bambini danesi. Forse dovrei adottarli tutti e allontanarli da quel tic tac tic tac. La risposta più sorprendente mi arriva, ad intervalli regolari, da una collega che vive in Danimarca da anni: “Io li guardo dormire, e mi fanno venire sonno”.
Come, scusa?
Dormono. Russano. Bofonchiano nel sonno. Poveri bambini danesi.
My dear Vane,
You’ve done it again 🙂
Quite a suspense-full story that keeps us glued on the edge of our seat.
In a kid’s mind…monsters need their sleep too…and if they sleep while the kids are sleeping, they cannot enter their dreams anymore…actually, I find this quite logical, as Spock would say 🙂
So…sleep well monsters and Danish kids….
Wonderful writing my dear..till we read you again!
Love,
Anna
Thank you so much, Anna. Night-time is approaching here and I am thinking of the monsters and the sleeping beings on the Danish channel and I am getting scared and I want to cry and ……….. heeeeeeeeeeeeeeelp! They are coming for me. Heeeeeeeeeeeeeeeeeeeelp. 🙂
With love, Vanessa
Here is your seemingly sane and balanced expat colleague. Last night, I read your blog post to my (Danish) husband. I was laughing so much, I had trouble finishing the reading 🙂 We agreed that you are crazy. since we both got the impression that you are a very brave person, travelling to all those places, and then admit to be scared by sleeping puppets. We then watched the epsiode of your nightmare in this post and became….ohhhh….soooo sleeepy *yawn*
Oh, dear seemingly sane and balanced expat colleague …. I have no other option here but to reply using a quote from “Alice in Wonderland”. At some point, the Mad Hatter asks Alice if he has gone mad. Alice, after checking his temperature, replies as follows: “You’re entirely bonkers. But I’ll tell you a secret. All the best people are” 🙂
Thanks to you and your Danish husband for reading me!
[…] orrore, pura angoscia beckettiana, ma come accade quando guardo i mostri che dormono , anche di fronte a questo programma, non riesco a cambiare canale. Non capisco, purtroppo, quello […]
Cara Skandorina, ho scoperto questo post (e il tuo blog) in questo momento. Mi sono imbattuta in questo programma lo scorso weekend (ero a Copenhagen e facevo zapping in hotel). La prima scena ritraeva un enorme orso di peluche, con un uncino al posto della mano destra, che dormiva in un sinistro stanzino di servizio, l’orso era appoggiato a un armadio di lamiera, dormiva per terra in mezzo a scope, stracci e rimasugli di patatine smangiucchiate. La camera poi passava alla stanza accanto, attraverso la parete, dove un buffo spilungone sonnecchiava su un materasso appoggiato per terra, con i piedi che sbucavano dal piumone troppo corto, indugiava sul suo scaccolarsi nel sonno, per poi passare ad altre stanze, occupate da pupazzi (tutti con la mascherina per dormire, il che mi ha fatto capire che evidentemente dovevano avere un ruolo da svegli, con gli occhi aperti, e che la mascherina fosse appunto un escamotage per ovviare all’impossibilità di realizzare dei pupazzi con gli occhi chiusi), e da altri personaggi umani curiosi che dormivano nelle loro camerette. Per un po’ ho pensato fosse una scena da qualche film sui Muppets, ma poi la scena del sonno era davvero troppo lunga, anche per un film lento, per avere un senso. Ho cambiato canale senza darci troppo peso, ma poi, incuriosita, sono tornata lì, per scoprire che le scene continuavano e ho capito che il programma era proprio quello. Ci ho scherzato su col mio compagno, ed è finita lì. Eppure quel programma mi aveva colpita, tanto che mi è tornato in mente e ho deciso di cercare informazioni in rete. È così che ho trovato il tuo blog e questo post acuto, ben scritto e chiarificatore, per cui ti ringrazio! Ti lascio questo prolisso commento per dirti che anche io ne sono turbata. Ci sono mille modi di rappresentare personaggi familiari che dormono, i film e i cartoni animati ne sono pieni, ma le rappresentazioni sono profondamente diverse! Prima di tutto, di solito vengono ritratti in modo buffo e rassicurante: russano in modo divertente, oppure sono beatamente rilassati, oppure stanno facendo bei sogni e sorridono nel sonno. Sono rassicuranti. In secondo luogo, vengono ripresi nel sonno quando sta per succedere qualcosa: si svegliano e la narrazione continua. In questo caso invece, la sensazione è di spiarli senza essere invitati o desiderati. Mi ha fatta sentire come se fossi un’intrusa, addirittura una minaccia, e allo stesso tempo minacciata e a disagio.
Grazie davvero di questo contributo! Evidentemente il format funziona, visto che dura da anni…
Cara Francesca, grazie per il commento e grazie per aver letto il mio blog. Il format, come dici tu, va avanti da tanti anni. Prima del COVID, andavo in Danimarca molto regolarmente già dal 2012 e già all’epoca c’era questa trasmissione dell’orrore. I miei amici, i miei colleghi ed io sono anni che commentiamo questa storia. Ora anche tu sei nel club! Un abbraccio!