Transmongolica ● 8000 km su un treno
“Andare a Rimini, no eh?”.
Mi ricordo la domanda, diretta ma disillusa, dei miei genitori, quando verso aprile 2010 ho annunciato che, a settembre, avrei scavalcato quasi 8000 km in treno, da S.Pietroburgo a Pechino. Su quelle lunghe rotaie, ho visto scomparire l’erba per trasformarsi in steppa; ho visto gli occhi allungarsi e le lettere dell’alfabeto trasformarsi da cirillico a ideogrammi; ho condiviso cene e qualche alcolico improbabile, e soprattutto ho spartito i gabinetti, i caffè, e le dritte furbe della provodniza con siberiani, mongoli, cinesi, bulgari, olandesi, e tutto, stranamente, ha avuto, sempre, un senso. Le puntate che seguono sono la mia storia e le mie emozioni di ciò che, in ogni guida, o blog di viaggio, viene definito Transmongolica.
A differenza del tragitto tradizionale che prevede la partenza da Mosca, io sono partita da San Pietroburgo. Le fermate in corsivo indicano le città dove ho avuto la fortuna bislacca di fermarmi, nel corso di quasi un mese. Le distanze sono comprensibilmente approssimative, perché oltre a perdere il contatto con il tempo ed i fusi orari, su quel treno, comincia a scivolarti tra le mani anche il concetto di spazio, di limitazione geografica.
Dopo i primi 1000 km, infatti cominci a mollare, a lasciare andare tutto quello che di solito regola la tua giornata. Ai viaggiatori di quel treno succede una cosa anomala per la società occidentale: si comincia a dar retta al corpo, solo ed esclusivamente ai suoi bisogni. Se sei stanco, ma è giorno, non importa: ti corichi e dormi. Se hai fame, ma non ti ricordi l’ultima volta che hai mangiato, non importa. Mangia. La mia Transmongolica, quindi, oltre ad aver fatto accarezzare tre enormi, differenti, culture, mi ha restituito per un istante settembrino la possibilità unica di ascoltare le mie ossa, i miei occhi, il battito del mio cuore.
Località | Km percorsi | Nazione |
San Pietroburgo | 0 | Russia |
Mosca – Yaroslavsky vokzal | 750 | Russia |
Petushki | 145 (da Mosca) | Russia |
Vladimir | 191 | Russia |
Nizhny Novgorod | 441 | Russia |
Perm | 1434 | Russia |
Confine tra Europa e Asia | 1777 | Era Europa oppure già Asia? |
Yekaterinburg | 1814 | Russia |
Confine ufficiale tra Russia e Siberia | 2102 | Era Russia oppure già Siberia? |
Tyumen | 2138 | Siberia |
Omsk | 2716 | Siberia |
Barabinsk | 3035 | Siberia |
Novosibirsk | 3343 | Siberia |
Krasnoyarsk | 4098 | Siberia |
Irkutsk | 5185 | Siberia – Lago Baikal |
Listvyanka | Deviazione via terra | Siberia – Lago Baikal |
Ulan Ude | 5640 | Siberia |
Naushki / Sükhbaatar | 5902 / 5931 | Confine tra Russia e Mongolia |
Ulaan Bataar | 6335 | Mongolia – ovvero quando mi hanno presa a calci |
Riserva Naturale Gun Galuut | Deviazione via terra | Mongolia |
Erlian | 6780 | Confine tra Mongolia e Cina |
Harbin | 7570 | Cina |
Pechino | 7700 | Cina |
Avevo scritto un commento bellissimo sulla tabella, ma sono stupido è l’ho perso…
in attesa che mi venga in mente quello bello, faccio solo due considerazioni:
1- mi sfugge il legame tra Rimini e London…
2- ha senso fare più di 7000 km per farsi prendere a calci?
questo per ora è quanto. Con la speranza di riuscire a mandare sto post
Tom